giovedì 12 gennaio 2012

I due mondi

Esistono persone, varie persone, che sembrano vivere per soffrire; colpite dalle molteplici calamità che la vita ha voluto loro accollare.
In opposizione a queste, esiste, invece, una categoria di persona che non avendo alcun tipo di problema, trascorre le ore e le giornate a crearseli, minacciando la serenità delle persone a cui la buona sorte ha già dato la giusta dose di dolore.
Tra questi due mondi in antitesi vi è un'ulteriore differenza.
Il primo, proprio per le sconfitte e le sciagure che ha dovuto affrontare, e le montagne che si è trovato davanti, riesce a godersi ogni singolo istante della vita e provare serenità e talune volte addirittura felicità.
Il secondo, troppo impegnato a crearsi futili preoccupazioni ed impicci che non gli appartengono, si perde la semplice bellezza della vita, trascorrendo i suoi giorni infelici, ad arrabbiarsi con anime pure, convinto che gli rovinino l'esistenza.
In realtà nessuna persona può privarci della felicità o serenità, se dentro di noi, al mattino sorge il Sole.
Con grande probabilità queste persone non sono coscienti del fatto che insultando e accusando anime fragili, creeranno in loro ferite che sicuramente si rimargineranno, ma con assoluta certezza si trasformeranno in cicatrici, oltre a trascorrere una vita triste, arida e superficiale.

mercoledì 11 gennaio 2012

Tra me e te

Quando la tua mente è guidata da un traffico di dubbi, avversità e grattacapi; quando lunghe code di pensieri, crucci e ansie, insieme, suonano un clacson come a sollecitare di scovare nell'immediato istante una soluzione per sciogliere quel tamponamento a catena e rientrare nella normalità, provi a far finta di niente.

Ma quando questo caos interiore, s’imbatte nel mondo là fuori, un mondo che ti infastidisce al punto da irritarti: voci di persone, grida di bambini, mezzi pubblici stridenti, rumori di auto che viaggiano e che disperdono note musicali nell’aria, operai che, mentre lavorano in cantieri chiassosi, cantano; e quando scontrarti e incontrarti con persone che in un verso o nell’altro percorrono la tua stessa strada ti rende scontrosa e nervosa, è il momento in cui devi comprendere che qualcosa, nel profondo del tuo profondo, non va.

Ed è quello l’attimo in cui cerchi ossessionatamente di ritrovare la calma esterna. Corri, corri… più col cervello che con le gambe per trovare riparo.

Impacciata infili la chiave nella serratura e lasci che il portone si chiuda alle tue spalle. Tiri un sospiro di sollievo.

CALMA ESTERNA.

Questa calma non servirà a sistemare questo garbuglio di pensieri che ti porti dentro, ma semplicemente a sentirti viva per un dannato contrasto che ti accompagna da una vita.