L'immensa potenza del mare è una musa che mi sovrasta, generando in me onde di emozioni e schizzi di idee
martedì 6 settembre 2016
Scendere da un convoglio che continua a proseguire per la sua strada non è mai semplice. Scendere al volo implica il fatto di procurarsi ferite.
Ma se sei costretto a farlo,devi correre il rischio.
Una volta giù mi sono sentita smarrita. Avrei voluto correre dietro a quel treno che continuava la sua corsa senza di me. Osservavo le anime che si allontanavano, diventare sempre più piccole e in quel momento ho scoperto di essere sola.
Ricominciare tutto da capo.
Il nuovo spaventa, ma riesce a dare anche una carica di adrenalina.
Purtroppo sui sentimenti non ci si passa sopra e lasciare persone con cui avevo condiviso gioie, dolori,paure e vittorie, non era semplice.
Avevo lavorato duro per costruire determinati rapporti e senza una ragione ho visto crollare tutto questo davanti ai miei fragili occhi, occhi che non hanno nemmeno più lacrime da versare, occhi che non riescono a concepire la cattiveria.
Con una mano sulla spalla, ho provato a scrollare quel dolore, per ritrovare il giusto entusiasmo per affrontare la nuova avventura che mi aspettava.
Ma niente, la mancanza non si cancella. Quelle anime innocenti hanno lasciato un tatuaggio indelebile sul mio cuore.
Mi mancherete
giovedì 14 luglio 2016
Leggerezza
Chi sono io?
Chi sono veramente?
Ho speso gran parte dei miei ultimi anni alla ricerca di me stessa.
Forse non mi accettavo.
Credevo di essermi smarrita, volevo tornare quella che ero prima della tempesta.
Ho ripercorso varie fasi del mio vecchio cammino, incrociando viluppi e trappole mentali, ritrovando anime smarrite ed evitando di rivivere alcuni momenti dolorosi. Una me da rinnegare, una me da cancellare. Una me che però vive ancora dentro me.
E allora che fare?
Avrò due me?
Riuscirò mai a mettere pace tra le mie due anime?
Distorsione dei pensieri, paura della verità.
Una guerra di idee, filosofie diverse di vita irrompono nella mia testa.
Il mio cuore si allontana. Attende la fine della battaglia.
Vorrei solo un po' di leggerezza .
mercoledì 1 giugno 2016
Incubo
L'indifferenza della gente l'ho toccata con mano. L'ho vissuta sulla mia pelle, sulla mia vita.
Infiniti giorni a chiedermi perché, perché proprio a me?
Oggi, invece , la mia domanda è cambiata. Perché mi sono salvata?
Ma soprattutto salvata da cosa?
Non ho mai scoperto quale fosse l'intenzione del mio nemico e mai ricordato cosa sia successo quell'ora in cui sono stata nelle sue grinfie.
Ciò che mi distrugge è il non ricordare praticamente nulla, se non le mie grida che chiedevano aiuto , inutilmente. Come sono riuscita a scappare? Come l'ho convinto a lasciarmi andare?
Da quel giorno niente è stato più come prima. Ero convinta che prima o poi avrei dimenticato ciò che non avevo mai ricordato, che l'oscurità sarebbe cessata e sostituita da un fulgore accecante. Invece tutto resta, vicino a te, pronto ad uscire quando meno te l'aspetti e torna in te la speranza di ricordare. Che poi a che servirebbe? Forse a capire le mie mille facce, le mie paure.
In questa mattina piovosa il mio pensiero vola via e spera di superare definitivamente questo atroce incubo, chiuso in un cassetto della mia anima.
lunedì 18 gennaio 2016
Il mio dolore
e come nebbia che si dissolve, lascia uno spiraglio,
una piccola porta aperta da cui entra il dolore.
Quel dolore che fuoriesce da tutte le parti del mio corpo.
Lo si può percepire, solo restandomi accanto.
Mi sono persa da qualche parte,
ho perso tanto e nonostante io sia Viva,
nella mia Vita avete lasciato dei grandi solchi.
Avverto la Vostra mancanza soprattutto nei momenti felici,
momenti in cui la mia felicità senza di voi non è completa.
Eravate nemici,
anche se vi eravate amati,
entrambi miei alleati.
Abbiamo combattuto.
Tutti contro tutti, ma vi ho perso entrambi.
Ho perso la guerra ed ora cammino sola senza di voi.
Eppure la vostra assenza è pesante,
assidua.
Abbraccio il mio dolore, l'unica cosa che mi resta di voi.
Il dolore.