Nuovamente a galla, mi interrogo su quanto durerà questa sensazione di benessere. Benessere che per me non è una ricchezza esteriore, ma interiore.
Nessuna vicenda o episodio in particolare hanno riportato un raggio di serenità in me.
Mattino dopo mattino è come se fossi rientrata nell'abisso celato della mia personalità.
Vivevo perchè ne ero costretta. Non sapevo dove andare, ma soprattutto non avevo intenzione di andare da nessuna parte.
Credevo che il mondo intero mi odiasse e per questo ricambiavo quel sentimento così forte e crudo.
In realtà odiavo solo me stessa. Il perchè non lo so ancora oggi.
Le persone grette, arroganti e maligne mi calpestavano. Le lasciavo fare. Era inutile difendere una persona che non stimavo.
Ora sono stanca di subire. E' arrivato il momento di difendersi e se il caso lo necessita di agire.
L'importante è prestare un'immensa attenzione a non affondare nuovamente.
L'immensa potenza del mare è una musa che mi sovrasta, generando in me onde di emozioni e schizzi di idee
lunedì 26 ottobre 2009
lunedì 19 ottobre 2009
Pazzia
Contorsioni della mente.
Mente che è sempre alla ricerca della Pace. Una Pace che fino ad oggi è stata di un silenzio assordante.
Queste torsioni mentali mettono in moto il mio spirito. In profondità.
Spirito che in tutti i modi cerca di non affogare, arrampicandosi ai cavilli della mia labile essenza.
Pazzia. Sempre quell'aggettivo circola nelle vie del mio cervello.
Termine inculcato da qualche persona superficiale, che non è riuscita a guardarmi dentro.
Un individuo che trovandomi diverso da se stesso e dal resto del mondo che la società definisce "normale", mi ha marchiata come pazza.
Si è accomodato sul suo divano ed ha puntato il dito, contro me, contro la mia angoscia, il mio tormento, il mio male.
Io rido, rido di gusto, confermando nella sua mente malata, turbata ed esaltata, le sue idee.
Mente che è sempre alla ricerca della Pace. Una Pace che fino ad oggi è stata di un silenzio assordante.
Queste torsioni mentali mettono in moto il mio spirito. In profondità.
Spirito che in tutti i modi cerca di non affogare, arrampicandosi ai cavilli della mia labile essenza.
Pazzia. Sempre quell'aggettivo circola nelle vie del mio cervello.
Termine inculcato da qualche persona superficiale, che non è riuscita a guardarmi dentro.
Un individuo che trovandomi diverso da se stesso e dal resto del mondo che la società definisce "normale", mi ha marchiata come pazza.
Si è accomodato sul suo divano ed ha puntato il dito, contro me, contro la mia angoscia, il mio tormento, il mio male.
Io rido, rido di gusto, confermando nella sua mente malata, turbata ed esaltata, le sue idee.
venerdì 16 ottobre 2009
Acluofobia
Ero quasi riuscita a rialzarmi.
Pronta per camminare sulle mie gambe.
Ma sempre, per la mia maledettissima fretta, mi sono ritrovata nuovamente a terra.
Notte fonda. La febbre è alta. Il sonno disturbato. Caldo, freddo. Cerco di evitare l'apertura delle palpebre.
Purtroppo la voglia di superare la paura è troppo forte.
Certa di potercela fare estendo le pupille . Buio completo.
Comincio, terrorizzata, a muovere la testa a destra e sinistra, in alto, dritto, alla ricerca di una minima luce.
Davanti a me solo l'oscurità, che sembra prendere forma e tramutarsi in una mano enorme che mi viene incontro pronta a soffocarmi.
Il cuore batte veloce, spinto, in modo agitato. Sento i muscoli tesi, bloccati.
Il respiro si fa affannoso, angoscioso, fino a diventare ansia.
Avverto il sudore scendere sulla fronte.
Raggruppo tutte le mie forze per alzarmi da quel letto madido di sudore.
Dieci passi e accendo la luce.
Mi inginocchio per terra. Cerco di riprendere fiato, mettendo in atto forti respiri.
Sento pulsare sulle tempie. Il cuore ritorna alla normalità, portandosi dietro anche la respirazione.
Mi appoggio sul divano e mi addormento con la luce accesa.
Per questa volta ha vinto ancora la Paura.
Pronta per camminare sulle mie gambe.
Ma sempre, per la mia maledettissima fretta, mi sono ritrovata nuovamente a terra.
Notte fonda. La febbre è alta. Il sonno disturbato. Caldo, freddo. Cerco di evitare l'apertura delle palpebre.
Purtroppo la voglia di superare la paura è troppo forte.
Certa di potercela fare estendo le pupille . Buio completo.
Comincio, terrorizzata, a muovere la testa a destra e sinistra, in alto, dritto, alla ricerca di una minima luce.
Davanti a me solo l'oscurità, che sembra prendere forma e tramutarsi in una mano enorme che mi viene incontro pronta a soffocarmi.
Il cuore batte veloce, spinto, in modo agitato. Sento i muscoli tesi, bloccati.
Il respiro si fa affannoso, angoscioso, fino a diventare ansia.
Avverto il sudore scendere sulla fronte.
Raggruppo tutte le mie forze per alzarmi da quel letto madido di sudore.
Dieci passi e accendo la luce.
Mi inginocchio per terra. Cerco di riprendere fiato, mettendo in atto forti respiri.
Sento pulsare sulle tempie. Il cuore ritorna alla normalità, portandosi dietro anche la respirazione.
Mi appoggio sul divano e mi addormento con la luce accesa.
Per questa volta ha vinto ancora la Paura.
martedì 6 ottobre 2009
Energia
Con gli occhi spalancati realizzo che intorno a me è tutto buio.
Imbavaglio la paura e mi allontano dal mio corpo.
Mi godo il silenzio che regna.
Caccio i miei vecchi pensieri dalla mente e chiudo le porte ai nuovi.
Dallo spiraglio di una finestra del mio spirito intravedo una luce forte, radiosa, energica.
E' in me, fa parte di me.
Improvvisamente questo bagliore si espande, accecando gli occhi della mia anima.
Provo disagio, fastidio, avversione, quasi a prediligere il buio.
Il saper attendere mi conduce verso l'apprezzamento di questa luce abbagliante.
La vista si abitua. L'anima si rilassa, fino a provare piacere e attrazione.
Comincio ad accettare e comprendere i momenti bui della mia vita, a provare ad affrontare la paura.
Il percorso è ancora lungo.
Rientro nel mio corpo con una sensazione di benessere.
Imbavaglio la paura e mi allontano dal mio corpo.
Mi godo il silenzio che regna.
Caccio i miei vecchi pensieri dalla mente e chiudo le porte ai nuovi.
Dallo spiraglio di una finestra del mio spirito intravedo una luce forte, radiosa, energica.
E' in me, fa parte di me.
Improvvisamente questo bagliore si espande, accecando gli occhi della mia anima.
Provo disagio, fastidio, avversione, quasi a prediligere il buio.
Il saper attendere mi conduce verso l'apprezzamento di questa luce abbagliante.
La vista si abitua. L'anima si rilassa, fino a provare piacere e attrazione.
Comincio ad accettare e comprendere i momenti bui della mia vita, a provare ad affrontare la paura.
Il percorso è ancora lungo.
Rientro nel mio corpo con una sensazione di benessere.
giovedì 1 ottobre 2009
Sfogo
Fissando il vuoto, cerco di allontanare i mille pensieri dalla mia mente labile.
Tutti riguardano te.
Ho saputo che vorresti tornare sui tuoi passi.
Forse sei pentita.
Forse hai capito realmente.
In questo momento sono troppo confusa per ragionare lucidamente.
La rabbia si è affievolita, calmata.
Le ferite, però, si sono allargate, fortificandosi per cercare di donarmi un'aria più forte.
Non sei stata presente in alcuni momenti importanti della mia vita.
Non posso neanche dimenticare quelli in cui mi sei stata accanto.
E perchè, perchè di punto in bianco mi hai fatto tutto quel male?
Ed ora cosa vuoi da me?
Vuoi il mio perdono o vuoi farmi sentire per l'ennesima volta in colpa.
Tutto questo non giova alla mia ricerca della pace.
Per ora continuo ad osservare l'infinito, cercando quel puntino che distoglierà la mia attenzione da te.
Tutti riguardano te.
Ho saputo che vorresti tornare sui tuoi passi.
Forse sei pentita.
Forse hai capito realmente.
In questo momento sono troppo confusa per ragionare lucidamente.
La rabbia si è affievolita, calmata.
Le ferite, però, si sono allargate, fortificandosi per cercare di donarmi un'aria più forte.
Non sei stata presente in alcuni momenti importanti della mia vita.
Non posso neanche dimenticare quelli in cui mi sei stata accanto.
E perchè, perchè di punto in bianco mi hai fatto tutto quel male?
Ed ora cosa vuoi da me?
Vuoi il mio perdono o vuoi farmi sentire per l'ennesima volta in colpa.
Tutto questo non giova alla mia ricerca della pace.
Per ora continuo ad osservare l'infinito, cercando quel puntino che distoglierà la mia attenzione da te.
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