Infiniti quesiti, in questa atipica giornata, offuscano la mia mente,
e come quando trovo la nebbia in autostrada,
cerco di mettere a fuoco, attivando qualsiasi luce pur di vedere meglio.
Eppure queste domande sembrano destinate a rimanere senza una reale risposta.
Come delle bacchette, suonano sulle mille ossessioni site nella mia testa;
mi seguono nei sogni, tramutandosi in incubi agghiaccianti,
tralasciandomi una suggestione straziante fino a sera inoltrata.
Nel letto, un brivido scorre lungo le mie invisibili paure,
paure che si celano dietro la mia anima,
paure che si materializzano, solo in assenza, di testimoni.
In tutto questo fragore, ti cerco e ti vedo.
Ti tendo la mia mano tremolante,
ma ti giri e te ne vai con un sorriso aberrante.
Lascio scendere dei cristalli dai miei occhi sul cuscino ormai madido.
E ti perdi nella nebbia.
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