Quando la tua mente è guidata da un traffico di dubbi, avversità e grattacapi; quando lunghe code di pensieri, crucci e ansie, insieme, suonano un clacson come a sollecitare di scovare nell'immediato istante una soluzione per sciogliere quel tamponamento a catena e rientrare nella normalità, provi a far finta di niente.
Ma quando questo caos interiore, s’imbatte nel mondo là fuori, un mondo che ti infastidisce al punto da irritarti: voci di persone, grida di bambini, mezzi pubblici stridenti, rumori di auto che viaggiano e che disperdono note musicali nell’aria, operai che, mentre lavorano in cantieri chiassosi, cantano; e quando scontrarti e incontrarti con persone che in un verso o nell’altro percorrono la tua stessa strada ti rende scontrosa e nervosa, è il momento in cui devi comprendere che qualcosa, nel profondo del tuo profondo, non va.
Ed è quello l’attimo in cui cerchi ossessionatamente di ritrovare la calma esterna. Corri, corri… più col cervello che con le gambe per trovare riparo.
Impacciata infili la chiave nella serratura e lasci che il portone si chiuda alle tue spalle. Tiri un sospiro di sollievo.
CALMA ESTERNA.
Questa calma non servirà a sistemare questo garbuglio di pensieri che ti porti dentro, ma semplicemente a sentirti
Bentorntata, mi sei mancata!
RispondiEliminaUn bacio
Grazie Gianna! mi sei mancata anche tu insieme a tutti gli altri!!! ;) Un abbraccio
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