"Era" perché ora il mattino è affaticamento, offuscamento.
Il mio corpo è tormentato, sofferente. Non riesce a scorgere luce, trovare quiete.
Che strano, una volta era la mia anima a scontrarsi con questa tribolazione.
Sarà una punizione divina?
Come se mattino e sera si fossero invertiti.
Il crepuscolo è quel lasso di tempo in cui avverto il reale e lento risveglio. Forse perché mi spoglio di tutte le sofferenze, l'amarezza accumulata sul mio instabile corpo.
E comincio a vivere, ad apprezzare gli odori seducenti che svolazzano ridenti sotto l'organo dell'odorato.
Assaporo il lieve venticello causato da una piacevole corrente, che sfiora il mio corpo anestetizzato e rende questo stato più geniale. Stato che tatuo dentro di me nella speranza di tornare a gustare un mattino con l'oro in bocca.
Il mio motto di sempre.
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