mercoledì 15 luglio 2015

Specchio

Oggi ho scrutato la mia immagine allo specchio.
Occhi fissi negli occhi.
Non amo il mio aspetto.
Di solito sfuggo al mio stesso sguardo.
Forse ho paura di perdermi nei cavilli della mente,  mente che conta castelli di ricordi,
Oppure semplicemente paura di conoscermi a fondo, scoprire dei lati mascherati e sperduti.

Eppure oggi ho tenuto lo sguardo fisso a quel vetro davanti a me per moltissimi minuti.
Ed ho rivisto la vecchia bambina, lo stupore, la gioia, il coraggio, la caparbietà.
Quella piccola bimba è ancora dentro me
Nonostante abbia mai prestato attenzione  alla sua vocina che mi consigliava.

Oggi mi sono ritrovata ed ho scoperto di essere ancora io.
Quella dall'altra parte dello specchio è una bambina che cerca di comunicare con la parte adulta.

devo proprio essere invecchiata.

mercoledì 17 giugno 2015

La notte

La notte...
quel momento in cui rimbocco le lenzuola ai miei figli,
uno sguardo tenero, una carezza, la certezza che dormano e via lascio che il mio dolore fuoriesca.
Lacrime che percorrono la strada dagli occhi alle mie sottili labbra ad una velocità assurda.
E la mente galleggia tra mille perché.

Il mio pensiero vola sempre verso te...
ricordi, momenti condivisi e attimi struggenti.
Tutto questo peso si deposita sul mio stomaco, sul mio fegato e fa male.

Questo è il mio segreto.
La notte è il momento in cui ti penso e soffro perché non c'è soluzione.
Il dolore è forte.

Oggi ho percorso una strada che ero solita fare con te
e mi sono ricordata di quanto parlassimo, ci confidassimo e ci confrontassimo.
 Il mio dolore si materializzava davanti a noi e cercavamo una soluzione.
Ora sono sola, ma continuo a pensarti, mentre la notte mi fa sentire ancora più sola.

sabato 9 maggio 2015

Bambina

Alle volte mi ritrovo ancora negli occhi grandi e smarriti di quella bimba.
Occhi gialli che nascondevano un malessere sconosciuto.
Sui fogli gettavo tutto il mio dolore, tutte quelle parole che non riuscivo a pronunciare. Molte volte avrei voluto parlare, ma poi un blocco,  il buio e nemmeno una sillaba fuoriusciva dalle mie labbra.
Avverto quella sofferenza, la sento salire dallo stomaco e fermarsi al cuore.
Sento gli sguardi severi delle persone su di me, persone che puntano il dito contro un esserino innocente.
Abbasso lo sguardo e rivivo attimi struggenti.
Come spettatrice seduta in una poltrona di teatro, osservo il palcoscenico nascosto dal sipario color rosso spento che improvvisamente si apre dal centro e lascia passare una luce che apre a sua volta la mia memoria. Ora vedo tutto più chiaro,  vedo la crudeltà degli adulti.
Mi riscopro bambina e soffro in silenzio per me,  per non aver creduto nella mia persona, ma soprattutto per aver  permesso agli altri di farmi del male.

martedì 7 aprile 2015

Ossessione

Infiniti quesiti, in questa atipica giornata, offuscano la mia mente,

e come quando trovo la nebbia in autostrada,

cerco di mettere a fuoco, attivando qualsiasi luce pur di vedere meglio.

Eppure queste domande sembrano destinate a rimanere senza una reale risposta.

Come delle bacchette, suonano sulle mille ossessioni site nella mia testa;

mi seguono nei sogni, tramutandosi in incubi agghiaccianti,

tralasciandomi una suggestione straziante fino a sera inoltrata.

Nel letto, un brivido scorre lungo le mie invisibili paure,

paure che si celano dietro la mia anima,

paure che si materializzano, solo in assenza, di testimoni.

In tutto questo fragore, ti cerco e ti vedo.

Ti tendo la mia mano tremolante,

ma ti giri e te ne vai con un sorriso aberrante.

Lascio scendere dei cristalli dai miei occhi sul cuscino ormai madido.

E ti perdi nella nebbia.

mercoledì 1 aprile 2015

Alle volte

Alle volte basta una canzone a far riaffiorare emozioni,
sensazioni di un passato dimenticato,
un passato troppo doloroso per essere ricordato.
Alle volte basta una giornata di sole e l'odore di fumo
a ricordare chi eri,
a cercare di accettare anche il lato oscuro di te,
ad ammettere che se oggi sei questa lo devi alla persona che eri,
ai ponti che hai costruito per attraversare oceani,
alle montagne che hai scalato,
alle ferite che ti sei causato e quelle che ti hanno inferto.
Alle volte basta un odore a ricordare quella ragazzina che non parlava,
quella bambina che si nascondeva, tra i banchi di scuola, per non essere vista,
quella donnina che portava dentro sé un segreto "sporco"
solo per aver creduto nell'amore vero e nel principe azzurro,
ma troppo presto ha scoperto la cattiveria dell'uomo e 
pagato le conseguenze per lunghi anni.

Oggi mi dicono che non mi accontento mai.
E' vero, non mi accontenterò mai!
Dopo tutto quel dolore voglio altrettanta gioia.

Alle volte basta un vostro sorriso, sorriso innocente
a ricordarmi quanto oggi sono felice!