giovedì 9 settembre 2021

Nemico Invisibile

Vi è mai capitato di sentirvi intrappolati nel vostro corpo?  La sensazione è quella di avere polsi, caviglie e collo legati al suolo con un nastro ancorato per terra.
Il cervello trasmette indicazioni diramandole in tutto l'organismo, ma lui non ascolta, come un bambino indisciplinato che resta con le braccia conserte e mantiene l'espressione imbronciata sul volto.
Col pensiero tu sei in cucina a preparare il pranzo e, mentre spadelli, svuoti la lavastoviglie e metti su una lavatrice sul balcone adiacente, percorrendo svariate volte i percorsi.
Nella realtà resti inerme sul divano, nell'attesa che ritornino le forze e tu possa riprendere il dominio su te stesso. No, non come una volta al cento per cento, ma almeno quella percentuale che ti permetta di alzarti e svolgere mansioni semplici, senza affaticarsi. 
Questo è ciò che mi succede almeno una volta al giorno, insieme ai dolori, alla vista offuscata, alla confusione mentale e infiniti altri sintomi.

Non è sempre stato così. In un passato, nemmeno tanto lontano, ero iperattiva: non riuscivo a stare un attimo ferma, praticavo attività sportiva e necessitavo di poche ore di sonno. Nessuno era in grado di fermarmi, ma neanche di starmi dietro. Insomma, mi definivano una specie di eroina. Infatti, in molti si chiedevano come potessi svolgere quella serie di azioni senza essere mai stanca. 
Poi è arrivato lui o lei, il nemico invisibile peggiore e tutto è cambiato. Le chiamano malattie autoimmuni,  in parole semplici il tuo corpo si autodistrugge, attaccandosi da solo.
Cambia tutto, soprattutto perché quando sei in attesa di una diagnosi e il quadro clinico sembra perfetto, la gente non ti crede, pensa che tu sia stressato, depresso o peggio ancora cerchi attenzioni. Anche le persone a te più vicine, forse per paura di credere che esista qualcosa che voglia annientati. Questo, purtroppo, rende tutto più complicato e vorresti urlare, ma anche quello richiede uno spreco di energie. Ti viene da piangere, ma se lo fai vieni invaso da una cefalea atroce. E così non ti rimane che restare immobile e attendere.  Aspettare è tutto ciò che puoi fare.
Riesci a immaginare una vita del genere? 

mercoledì 11 agosto 2021

Filo psicologico

Quel dolore ti riporta ad un trascorso molto lontano,
che sembra addirittura appartenere ad un'altra dimensione.
Due situazioni differenti, in due momenti diversi;
eppure quel filo psicologico riguarda anche la tua esistenza.
Esseri ignobili, in grado di farsi amare, manipolando l' anima altrui,
al punto da lasciarti credere di essere cosciente di quell' assurdo comportamento di cui ti vesti,
così distante, in realtà, dal tuo modo di essere.
Violenze psicologiche e non, che ti segneranno per tutta l' esistenza,
tracciando un Destino che poteva prendere strade alternative.
Nei momenti in cui appari tranquilla, quando ti sembra di sentirti serena e appagata,
ecco che nei cavilli della tua mente riaffiorano vecchi ricordi,
sotto forma di fantasmi spaventosi che ti assillano.
Per alcuni istanti ti senti impotente e ancora legata a quella persona;
troppo difficile tagliare quel filo.
Molto più comodo credere che l'errore sia stato commesso da te
e che non sei una vittima.
Con molta fatica, quando tutti questi pensieri diventano insopportabili,  allontani la rievocazione malvagia dai tuoi pensieri.
Ti allontani ancora per una volta dal tuo inferno, fino al prossimo ricordo.

martedì 10 agosto 2021

Normalità

Il Sole splende alto nel cielo. Qualche raggio, delicatamente, si appoggia sul mio corpo. Accarezza, gentilmente, ogni parte della mia flebile pelle, senza tralasciare le cicatrici.
Attimi di normalità, mista a malinconia. 
Sprazzi di serenità si disperdono sulle mie esili braccia, passando per lo stomaco, percorrendo  i miei arti inferiori, attraversando il cuore fino a raggiungere l'anima.
Il silenzio fragoroso riecheggia nelle mie orecchie, liberando una strana serenità che permette ad ogni parte del mio corpo di lasciarsi andare.
Il cuore sembra saltare qualche battito, anche lui si ferma ad assaporare questa bislacca e seducente sensazione, disperdendo barlumi di felicità.
Attimi di salubre normalità.

sabato 7 agosto 2021

La sera

"Il mattino ha l'oro in bocca" era la mia parola d'ordine. 
"Era" perché ora il mattino è affaticamento,  offuscamento. 
Il mio corpo è tormentato, sofferente. Non riesce a scorgere luce, trovare quiete. 
Che strano, una volta era la mia anima a scontrarsi con questa tribolazione. 
Sarà una punizione divina?

Come se mattino e sera si fossero invertiti. 
Il crepuscolo è quel lasso di tempo in cui avverto il reale e lento risveglio. Forse perché mi spoglio di tutte le sofferenze,  l'amarezza accumulata sul mio instabile corpo. 
E comincio a vivere, ad apprezzare gli odori seducenti che svolazzano ridenti sotto l'organo dell'odorato. 
Assaporo il lieve venticello causato da una piacevole corrente, che sfiora il mio corpo anestetizzato e rende questo stato più geniale. Stato che tatuo dentro di me nella speranza di tornare a gustare un mattino con l'oro in bocca.
Il mio motto di sempre.

venerdì 6 agosto 2021

Pugno dritto

  Sei piombata su di me, senza grandi preavvisi. 

Come un pugno in pieno volto mi hai stesa, senza possibilità di difesa.

Contavo già parecchi schiaffi presi dalla vita, forse per questo mi ero fortificata, avevo creato una corazza, a poco a poco, pezzo dopo pezzo, schiaffo dopo schiaffo. Nessuno poteva più scalfire la mia anima credevo... 

Tu sei riuscita ad oltrepassare sia la corazza che la mia anima, apportando ulteriori cicatrici.

Ed ora dentro me aleggia tanta confusione e paura.

Chi sei veramente?  Quanti altri pugni, schiaffi invisibili mi darai? 

Imparerò a difendermi da te? Mi permetterai di lasciarti andare un po'? Almeno qualche volta, qualche minuto per respirare e sentirmi bene come una volta? O non mi mollerai un attimo? Ti terrai stretta a me?

L'unica cosa che mi resta da fare è sputare il veleno che ho dentro ogni volta che mi sentirò esplodere.

domenica 16 maggio 2021

Imperfezione

Dicono che sono forte come l'albero Matusalemme,
ma non sanno che sono anche fragile come un bicchiere di cristallo, posso frantumarmi in mille pezzi.

Dicono che sembro calma,
ma non sanno che nella mia anima si alternano continui terremoti di pensieri contrastanti. 

Dicono che sono bugiarda,
ma non sanno che dico bugie solo per non ferire le persone.

Dicono che sono complicata e dura,
ma non sanno che quella è solo la maschera che indosso per evitare di lasciar intravedere le mie fragilità e paure.

Dicono che sono incomprensibile perché non parlo e mi chiudo in me stessa,
ma non sanno che quei miei silenzi nascondono momenti in cui mi rifugio nei miei dolori e nelle mie ferite...luoghi dove solo io posso entrare.

Dicono che sono solare,
ma non sanno che ho attraversato molte tempeste in mare per intravedere alcuni raggi di sole.

Dicono che sono asociale,
ma non sanno che a volte mi sento così insicura da non riuscire a rapportarmi con gli altri.

Dicono che sono tante cose,
ma non sanno che sono dotata di una sensibilità tale da distruggermi per ogni piccola offesa ricevuta. Il modo in cui le parole escono dalla bocca hanno un peso, sono dei macigni che raggiungono il cuore, scavano e infine trasformano l'anima.

C'è anche chi dice che sono perfetta,
ma non sanno che l'unica certezza che ho è la mia imperfezione.