mercoledì 16 settembre 2009

Carcere

Sono prigioniera di un carcere creato da me stessa.
Giorno dopo giorno, delusione dopo delusione, ferita dopo ferita, ho alzato un muro di mattoni.
Ho provveduto alle fondamenta, per evitare di tirare su una struttura debole.
E' stato un lavoro lungo, di anni, ma alla fine mi sono trovata chiusa tra tre mura.
Unica fortuna è l'aver inserito delle sbarre nell'ultimo lato, quello che chiudeva il quadrato.
Questo mi ha permesso di vedere il mondo scorrere.
Osservare le vite degli altri da quella gabbia.
Nessuno poteva farmi del male. Nessuno poteva avvicinarsi a me.
Nei momenti più bui avevo bisogno di avere vicino persone amiche.
Loro si sporgevano verso me, tendendomi il loro appoggio.
Per via delle sbarre, che ci separavano, non riuscivano ad avvicinarsi più di tanto.
In molti hanno creduto che io rifiutassi l'aiuto, che mi sentissi superiore a tutti.
Le anime più sensibili hanno capito che avevo creato qualcosa di troppo grande anche per me stessa.
Qualcosa che non mi permetteva di lasciarmi andare.
Un blocco.
Allungavo le mani tra le sbarre, senza mai concedermi totalmente.
Ad un certo punto mi sono rassegnata e così ho accettato di vivere in quella prigione o meglio di non vivere.
In quel periodo molte persone sono scappate da me, anime che fino a quel momento avevano ricoperto un ruolo molto importante nella mia vita.
Gli amici veri non mi hanno lasciata sola per un attimo, regalandomi affetto, donandomi raggi di sole in un luogo buio e freddo.
Accettando soprattutto i miei sbalzi d'umore.
Grazie a loro, che mi hanno donato la forza, ho deciso di abbattere il muro.
Partirò dall'alto munita di scalpello e mazzetta. Distruggerò ciò che ho creato.
Il lavoro sarà duro, lungo, ma una volta fuori non sarò più sola, ma pronta per affrontare il mondo, che mi ha sempre intimorita.

8 commenti:

  1. ti auguro veramente di poter abbattere quelle mura e di essere felice.anche se il lavoro è arduo, fuori si respira decisamente un'aria migliore,ne vale la pena.

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  2. Grazie! Per prima cosa provo ad abbattere le mura. Poi penserò alla felicità! Spero solo di non stancarmi a metà lavoro! :)

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  3. molto personale e intimo il tuo post,lo sento molto dentro,ho fatto quasi lo stesso percorso,ho eretto muri intorno e avanti e dietro,ma a un certo punto,mi sono chiesto,tutto questo è giusto,serve?mi sono trovato chiuso,ho capito che dovevo tornare al punto zero,e ripartire,ho buttato giù molti muri,ma non tutti,continuo,se finisco prima vengo da te,a darti una mano,bello il tuo post,vai avanti l'unastella,non fermarti,e picchia forte con la mazzetta,buona serata un bacione e un forte abbraccio.

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  4. Un bacio L'unotta che da ogni crepa che si andrà formando dal tuo sgretolare quel muro , s'insinuino fiori meravigliosi. Miaaaoooooo

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  5. Achab non sai che soddisfazione sentirmi capita! Quindi anche tu ti sei trovato nella mia stessa situazione... Immaginavo che fossi più avanti di me!
    Grazie per l'aiuto. Io vado avanti!
    Ricambio l'abbraccio.
    Baciotti

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  6. Grazie Fel! Che bel commento! Mi ha fatto sorridere! Riesci sempre a vedere il lato positivo in tutto. Ma soprattutto riesci a trasmettermi l'ottimisimo!
    Un bacione

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  7. Eh eh! Forte forte!
    Grazie della visita giardigno! Seguirò il tuo consiglio

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