giovedì 17 aprile 2014

Addio

Confusione che accoglie la razionalità, la logica, la lucidità,
lasciando in disparte le emozioni ed i sentimenti,
captando la malvagità delle persone,
 persone da cui mai avresti creduto di essere pugnalata, disertata, tradita.
Ma quante volte ho ripetuto queste parole?
Quante volte al mio cuore ho posto lo stesso problema?
Giornate trascorse a contemplare idee sfrecciarmi davanti,
come scene di film si materializzano, un po' traballanti, davanti ai miei occhi,
ed io le scruto e le analizzo, spingendole poi via.
La notte lascio che il mio corpo trasudi liquidi,
come per cacciare via tutte le efferatezze ricevute.
Provo a non incolparmi, ma tutti i tentativi risultano sterili.
Oggi, durante il cammino di un sogno, un'anima mi ha sussurrato queste parole:
"Pensi di essere anche la causa della fame nel mondo?"
Improvvisamente si apre una porta luminosa davanti a me e nel labirinto dei miei pensieri comincio a ritrovare la strada.
Domande a raffica attanagliano la mia mente per alcuni minuti:
Possibile che la sbagliata non sia io?
Possibile che per non provare dolore incolpi sempre me?
Possibile che per non accettare l'uscita di alcune persone e
per abbracciarle nuovamente in un futuro, mi convinca di commettere ambiguità, spropositi, errori?
Ecco che ad un certo punto, il cielo dentro me, comincia a schiarirsi, lasciando spazio al sole.
Il mare agitato nella profondità della mia anima, si calma, permettendomi di osservare la tranquillità.
Proprio in quel momento ti ho visto.
Voglio ricordarti così:
seduto sulla panchina, con i tuoi capelli mossi, alzati da un lieve venticello, bevi una birra.
Mi sorridi, mostrandomi una felicità nascosta, ignaro del fatto che qualche anno dopo mi avresti tradita, abbandonata, delusa, ferita. Mi parli, mi racconti le tue confidenze più strette.
Io ti ascolto, piena, sazia perché so che su di te potrò sempre contare.



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